1 aprile 2020: 4 settimane dall’inizio del lockdown


Due gatti si guardano stupiti nella stanza mentre cerco il vestito giusto da indossare; due persone parlano tra loro in una serra piena di piante e libri; due collane che contengono storie, due colori che spaventano, il giallo e il viola.

Nella Matrice di Social Dreaming online del 1 aprile scorso la ricorrenza del numero 2 ha guidato le esplorazioni del nostro piccolo gruppo di “dream hunters”, alla ricerca di connessioni e significati che in questo momento possono aiutarci a dare un senso alla straniante normalità delle giornate in casa nel tempo sospeso del COVID 19.

Il numero 2 è femminile, passivo, ricettivo. Nel I-Ching il 2 rappresenta il principio yin, il magnetismo e la ricettività della Terra, in opposizione al dinamismo maschile dello yang; il 2 rimanda alla polarità maschile/femminile e all’unione, è il numero della coppia, dell’intimità e dell’armonia, ma anche dell’indecisione e della necessità di sottostare alle leggi della natura, costanti e immodificabili; il processo creativo di stampo femminile viene attraverso l’attesa, l’amalgama, il dare alla luce, sostando nella capacità di un contenitore che dà spazio all’immaginazione.

La dualità insita nel numero 2 è forse quella dell’opposizione tra Natura e Cultura, che emerge con forza dai sogni? E quanto è davvero un’opposizione, quella tra Natura e Cultura? Oppure l’archeologia del passato, gli artefatti più belli della cultura umana, potrebbero venire inglobati da una natura che prende lentamente il sopravvento, fino ad arrivare a cancellare le tracce della razza umana? Nei sogni, un gatto graffia i bassorilievi di Petra fino a trasformarli in sabbia, uno pneumatico viene inglobato in un albero, camminiamo a piedi in autostrade vuote che si snodano tra foreste di alberi e spiagge deserte, lupi, piccioni, cerbiatti prendono possesso delle città. Questo nuovo paesaggio che si presenta è strano, non lo riconosciamo più, non siamo più abituati a percorrerlo e ci sentiamo goffi, impacciati, nell’attraversare le strade delle nostre città.

Il paesaggio dei sogni sembra essere oggi molto diverso da quello di due settimane fan nella matrice di Social Dreaming del 17 marzo. Il mood si è fatto più intimista, ci si aggira in stanze e ambienti chiusi in cui ci si sente prigionieri (la canzone The Prisonners di Caparezza fa da leit motiv), ma all’interno di queste stanze si possono trovare piccoli tesori, collane colorate che contengono storie di paesi lontani, piccoli oggetti preziosi che vengono da una antica vettura “molto particolare” piena di ricordi felici. Morte e vita si alternano in uno scambio continuo senza riuscire a ricomporsi, e una splendida pista da sci in neve fresca ricorda la morte di un amico.

Il colore giallo, che nel Social Dreaming del 17 marzo scorso era il colore del sole e dell’energia del potere, prende aspetti ancora più inquietanti, è il colore del saio dei lebbrosi, della stella di David che segnava gli ebrei durante il nazismo; il giallo compare all’improvviso nel monitor di un telefonino, insieme al viola, il colore della quaresima, in una iperbole che ricorda quella dell’ascesa del virus.

Il prossimo mercoledì 15 aprile sogneremo ancora, in una nuova Matrice di Social Dreaming online, vi aspettiamo!